Leggo un intervento del presidente Assogenerici Dr. Hauserman, che riporta essere l’utilizzo dei farmaci equivalenti "aspetto non considerato" per il risparmio del comparto nel nostro paese.
Il fatto è che il Dr. Hauserman è il Presidente di Assogenerici: sembra, quindi, essere il Suo intervento, non troppo obiettivo.
Sono infatti convinto, che Farmindustria non sia sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda.
Pertanto, se ci risparmiassero questi interventi legati a logiche di parte, forse, sarebbero tutti più credibili.
Ma, per rispondere nello specifico al Dr. Hauserman: il decreto Balduzzi è stato fin troppo chiaro e la spinta verso i farmaci generici forte e consistente.
A nostro giudizio, anche troppo.
Il fatto è che gli italiani non li gradiscono e nessuno può imporne l’utilizzo in una democrazia consolidata.
Quando, poi, si dovesse certificare la provenienza dei luoghi di produzione ed assicurare gli italiani, che questi non provengano da paesi dell’est asiatico qualcosa, in termini di utilizzo, potrebbe migliorare.
Resta, infine, sempre più dubbio, come si possa conciliare l’obbligatorietà della prescrizione con le sentenze della Corte di Cassazione, ultima delle quali il 19 settembre 2013: secondo la quale il medico non deve prescrivere in base a termini economicistici, ma solo secondo scienza e coscienza.
Come è giusto che sia.
Piaccia o non piaccia al Dr. Hauserman.
Fabio Carinci
Presidente Federale Fedaiissf